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Costa Rei, alla scoperta del Sarrabus

    Chi vuole esplorare la parte sud-orientale della Sardegna per conoscere delle bellezze naturali perfettamente conservatesi nel tempo, deve incominciare il suo itinerario partendo da quello che è il più importante centro turistico della sub regione del Sarrabus, ossia Muravera.
    Questa cittadina ha medioevali origini che sono testimoniate nel tessuto urbano del suo centro storico ma è soprattutto caratterizzata dalla particolare bellezza del paesaggio del territorio circostante che regala, come d’altronde altre parti dell’isola, una decisa intensità di colori e profumi che non lo fanno passare inosservato.
    La cittadina rimane adiacente alla piana del Flumendosa dove, nei dintorni, sono presenti dei resti archeologici di epoca nuragica come i complessi megalitici di Piscina Rei e Cuili Piras dove sono collocati decine di Menhir che risultano interessanti anche per chi non è appassionato di storia e archeologia.
    Sempre nei dintorni di Muravera è possibile ammirare alcune torri spagnole erette a difesa contro le invasioni saracene durante la dominazione del re di Spagna, come quelle che si trovano a Capo Ferrato, alle Saline e ai Dieci Cavalli.

    Continuando verso la costa non passa certamente inosservata la striscia di litorale di Costa Rei lunga una decina di chilometri che presentano diversi punti di accesso. Famose le spiagge di Capo Picci, Mimose al Mare, Feraxi e Colostri che si alternano tra loro da scenografiche calette che si gettano in un mare limpido.

    Costa Rei ha guadagnato nel 2009, la menzione di Travel blogger award a cura delle prestigiosa Lonely Planet che ha insignito questa tra le dieci spiagge più belle del mondo.
    Continuando verso sud si trova Castiadas, un paese incastrato tra montagne e mare. In questo territorio si trova anche il parco dei Sette Fratelli del Monte Genis: un blocco granitico caratterizzato da valli quasi ortogonali tra loro. Arricchito da una ricca foresta trapuntata di cascate e ruscelli nascosti da lecci, sughero, corbezzoli e mirto e da un sottobosco di tipica macchia mediterranea, si rivela una meta senz’altro interessante.

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    Entrando nella storia remota della Sardegna

    Per scoprire Sarrabus consigliamo di prenotare all’iGV Club SantagiustaIdeale escursione per chi soggiorna presso il Resort iGV che desidera vivere una vacanza all’insegna del divertimento sfruttando le opportunità del Club ma anche della cultura, è quella relativa all’esplorazione dei diversi siti nuragici. Il complesso di Cuili Piras è quello certamente più significativo per la presenza di circa una cinquantina di Menhir megalitici, ma non bisogna perdere il nuraghe Sa Domu de S’Orcu.
    Famosa per il suo scoglio assomigliante ad una tartaruga e denominato scoglio di Peppino, la spiaggia di Santa Giusta fa parte del litorale che include Sant’Elmo, Cala della Marina, la bellissima Cala Sinzias e Cala Pira che ci conduce fino aVillasimius. Questo è un territorio altamente scenografico che si trova sulla punta più a sud di tutta la costa orientale dell’isola e regala magnifiche spiagge composte da lingue di sabbia bianchissima che emergono dolcemente da un limpido mare che invita a bagnarsi in qualsiasi stagione. Nel 1998 è stato realizzato il parco dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara che annovera degli incontaminati ecosistemi che si uniscono tra loro e che sono rappresentati da quello del mare e quello lacustre dello stagno di Notteri.
    Sempre per soddisfare il percorso storico, anche a Villasimius è possibile scoprire la cinquecentesca Torre di Porto Giunco e la Torre di San Luigi che fu edificata sulla vicina isoletta di Serpentara.
    Tutto contribuisce alla realizzazione di una vacanza che sarà caratterizzata dal fascino selvaggio dell’ambiente, il clima ideale e un mare da cartolina.

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